Dopo la parola “Fashion influencer” la seconda più utilizzata dalle star del web è “Travel blogger“, così come una delle più odiate.

In questo articolo vi parlerò in tutta sincerità della carriera o hobby del travel blogger; perché diventarlo, perché NON diventarlo, cosa devi sapere, cosa devi studiare, e se guadagnerai o viaggerai veramente gratis.

Per introdurvi la professione (perché è di questo che si tratta, date tutte le nozioni che è necessario sapere) vi rimando a questo articolo: Come scroccare un soggiorno in hotel.

Ovviamente si tratta di un articolo ironico per far comprendere quanto questa professione sia incompresa, anche se non a tutti arriva il messaggio.

Sul questo blog di viaggio sono inoltre spiegati gli step-by-step per intraprendere questo “viaggio”.

In questo articolo mi piacerebbe concentrarmi sulle vostre possibili domande piuttosto e sulle difficoltà che incontrerete sul vostro percorso. Se infatti anni fa, quando ancora erano in pochi a lavorarci, si poteva aspirare ad una carriera full time, oggigiorno le cose sono cambiate.

No, se lavorate su questo progetto in maniera part-time e non fate molti viaggi l’anno mi sento di dire che difficilmente potrà diventare la vostra occupazione.

Ma cosa vuol dire fare del travel blogger la propria professione? Che lavoro è?

Il lavoro, quando si arriva ai livelli più alti tratta per l’appunto di sponsorizzare le strutture, le mete di vacanza e tutto ciò che riguarda le esperienze di viaggio. Per arrivare a questi livelli però ci si deve chiamare Ferragni, nel senso che bisogna avere un budget di partenza con il quale si viaggia in autonomia e si fa reportage; solo in questo modo potrete iniziare a fidelizzare il vostro pubblico.

Molti dei travel blogger che lavorano full time sul loro progetto invece fanno i lavori più disparati. Partecipano sì a viaggi stampa pagati, ma non sempre questo rappresenta la fonte di guadagno principale, anche perché solitamente non sono molti all’anno.

Fare travel blogger significa anche curare il proprio blog, ottenere una buona presenza online con molti lettori, ospitare pubblicità mirate sul proprio sito, scrivere per portali di settore o ospitare sul proprio blog degli articoli. Non solo, curare i profili social delle destinazioni di viaggio, rivendere il proprio tour, creare tour personalizzati da proporre ai propri follower, scrivere dei manuali per viaggiare o sulle destinazioni etc.

Insomma, una volta ottenuto il seguito desiderato su blog e social come potete immaginare le strade per guadagnare sono infinite, dipende tutto in cosa siete bravi.

Come essere sulla cresta dell’onda

Perché le persone dovrebbero seguire i vostri viaggi piuttosto che quelli di un vostro competitor? Questa è la domanda che ogni business ed azienda si fa. Il modo migliore per lavorare in questo settore è quindi quello di imparare le regole del gioco dei liberi professionisti e delle aziende, perché di fatto, lo sarete a tutti gli effetti (compresa la vostra nuova e scintillante partita iva).

In questo manuale sono spiegati i passaggi per creare il proprio blog, differenziare la propria proposta sui social e gestire gli utenti.

Come diventare Travel blogger | Manuale Tecnico

Se hai sempre sognato di trasformare la tua passione per i viaggi in vero e proprio lavoro stiamo creando la guida che fa per te. Scoprirai come creare un blog di successo e dei canali social adatti a collaborare con strutture ricettive da tutto il mondo.


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diventare travel blogger

Il problema, a parer mio, dei manuali che si trovano online per diventare blogger è che non sono tecnici ma più orientati verso al racconto della professione.

Dipende, cosa intendi tu per Travel blogger? se il tuo obiettivo è solo quello di raccontare le tue avventure all’interno di un blog di viaggi allora la buona notizia è che può essere fatto facilmente e senza troppo dispendio monetario (ma non di energie).

Quale obiettivo ti sei posto? Scegli una delle seguenti per comprendere l’effort necessario.

Ti piacerebbe raccontare le tue avventure online senza ritorno economico

Molti pensano che utilizzare altervista, WordPress.com o mix sia più economico che utilizzare una piattaforma professionale. Niente di più sbagliato. Se proprio non avete nessuna conoscenza di come funziona un sito potete provare a creare il vostro blog su Altervista, l’unica piattaforma che permette di installare plugin e quindi all’occorrenza spostare tutto il vostro sito verso nuovi lidi quando sarete pronti.

Personalmente non ritengo WordPress.com essere una buona scelta. all’interno del manuale sopra citato viene riportato il perché è mostrate scelte alternative ed economiche.

Quindi, ricapitolando, se il tuo desiderio è solo quello di condividere i tuoi viaggi ed avere un buon profilo social allora tutti i problemi si limitano solo a questi due. Se non hai particolari pretese riguardo al traffico che ricevi sul tuo sito non avrai bisogno di studiare cose come la SEO, Google Analytics, Emal remarketing, Google Search Console, Seozoom e tanti altri…

Se invece avere un buon numero di lettori ti stuzzica allora ti consiglio di passare al titolo successivo (viaggiare e contemporaneamente avere un piccolo ritorno). Non per avere un ritorno economico, ma per non avere solo una o due visualizzazioni al giorno.

Ti piacerebbe viaggiare ogni tanto per il mondo, fare il tuo lavoro ed avere contemporaneamente un piccolo ritorno grazie al blog

La costanza è sicuramente una delle chiavi per avere un blog ed un canale social di successo. C’è social e social poi, senza contare tutte le nuove piattaforme online che stanno nascendo, come ad esempio Tik tok. Se trovi la chiave giusta per un social ancora in espansione hai fatto tombola.

Per ottenere il seguito desiderato su di una piattaforma invece ormai satura il discorso è diverso e molto più complesso. Non importa quanto belle siano le tue foto e quanto speciali siano i tuoi viaggi, devi offrire qualcosa di più. Il mio consiglio è quello di seguire i mentori del settore, e cercare di capire come replicare ciò che fanno loro in prima battuta e successivamente discostarti da loro per quella stupenda particolarità che farà la differenza nel tuo profilo. Potrebbe essere anche semplicemente un compagno di viaggio speciale, il tuo gatto. Un po’ insolito, no? Appunto 😉

Questo non vuol dire che devi prendere fluffy e obbligarlo a venire in vacanza con te, intendiamoci. I gatti odiano queste cose. Non deve semplicemente comparire nelle foto, ma deve essere parte integrante di esse. Devi trovare un qualcosa di spontaneo nella tua vita che possa suscitare interesse, come ad esempio avere un taccuino di viaggio all’interno del quale fai degli schizzi di tutte le città che visiti e segni le loro particolarità. – Già visto, già sentito ovviamente (e non ha funzionato particolarmente, perché le persone preferiscono focus su altre persone o animali 🙂 –

L’istituto Europeo del Turismo ha pure creato un corso ufficiale… anche se purtroppo secondo il mio parere è già tempo di differenziare la propria offerta da una comune come può essere quella del travel blogger.

Una cosa però l’hanno detta giusta: il travel blogger deve avere spiccate doti comunicative e propensione all’esposizione mediatica.

Ti piacerebbe essere un nomade digitale

Credo che per questo punto non esista un manuale, se questo è veramente il tuo sogno devi iniziare diventandolo. Come? Viaggiando per il mondo e facendo i lavori più disparati, per riuscire un giorno a raccontare la tua storia.

Online si vedono solamente persone sempre felici, con vite fantastiche e super interessanti, capaci di farti affascinare pure delle loro nonne, del loro cane o di qualsiasi cosa davanti alla telecamera.

Per queste cose non c’è un corso… la propria vita semplicemente, a parer mio capita. Inoltre è errato pensare che le vite degli altri siano perfette. Un viaggio promozionale è una delle cose più stressanti che si possa pensare, in quanto bisogna passare la propria giornata a raccogliere del materiale, per poi passare la serata a modificare, descrivere e dettagliare ciò che si è visto.

Avete mai provato a viaggiare ogni settimana spostandovi ogni giorno in un hotel nuovo? Bello, forse le prime settimane. Interrompere i momenti più belli per farti o fare delle foto, raccontare in prima persona davanti alla telecamera cosa stai facendo…

Non può essere fatto in maniera diversa, se non avendo minori risultati.

Inoltre, non tutte le strutture ricettive hanno piacere a pagare qualcuno per essere sponsorizzate, semplicemente perché molte di queste non comprendo questo nuovo lavoro.

La lista delle email delle strutture ricettive in Italiane nel mondo che collaborano con i travel blogger

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