Cosa vedere a Castell’Arquato

Se cerchi una fuga da Milano durante il weekend allora i castelli del Piacentino sono la scelta ideale, non troppo affollati e facilmente raggiungibili, senza il timore di intasare il traffico sulla via del ritorno. Ne abbiamo parlato anche su blog.disciules.it raccontando la nostra esperienza all’interno del borgo.

Ci sono tanti castelli in provincia di Piacenza, e tutti molto vicini a loro! Eppure le distanze in auto possono essere davvero notevoli, tanto da doverne visitarne una o al massimo due in una giornata.

Castell’Arquato è di uno dei Borghi più belli d’Italia, adagiato sulle colli Piacentini, e vi assicuro che una volta arrivati vi sembrerà di aver fatto un salto indietro nel tempo. Essendo incastonato nella vallata, da ogni parte della città la vista sui colli sembra essere una cartolina, ed i campi coltivati e le vigne danno quel tocco sognante simili a quelli delle Langhe, per intenderci.

Nel borgo il tempo sembra essersi fermato nel tempo, e le case ricordano tempi medievali passati.

Come arrivare e dove parcheggiare a Castell’Arquato

L’unico inconveniente di questo splendido borgo arroccato sulla colline è quello di essere raggiungibile tramite una passeggiata in salita. Se hai problemi di mobilità, in determinati giorni e periodi dell’anno puoi arrivare direttamente in centro in auto (consulta il sito per informazioni).

Il parcheggio lo puoi trovare segnato in questa mappa contraddistinto dalla scritta “P”. Clicca per raggiungere la mappa di Google Maps.

I campeggiatori sono i benvenuti; Lo speciale della rivista Camper Life sulle località camper friendly include i visitatori della città, anche se non disponi di un parcheggio appositamente attrezzato. Comunque i parcheggi a Castell’Arquato sono gratuiti e sempre aperti! Scarica la guida: borghi 1a parte (1)

In treno: stazioni di Fiorenzuola d’Arda o Fidenza; da lì autobus pubblici (info orari: Seta spa tel. 840 000 216, sito: setaweb) o taxi privati ​​da Piazza Caduti a Fiorenzuola (100 metri dalla stazione ferroviaria).

Perdersi tra le vie del Borgo

Tra le attività da fare a Castell’Arquato c’è sicuramente quella di passeggiare tra le vie del borgo. Vi sembrerà forse qualcosa di scontato, ma ogni via, ogni scorcio, regala qualcosa di magico. L’atmosfera Medievale pervade tutto il borgo, ed i resti delle mura dell’epoca sono visibili in parte della città.

Il borgo non è comunque grandissimo e lo si percorre velocemente; tutto dipende dalla vostra curiosità nell’esplorare vicoli nascosti! In questa mappa ho segnato l’itinerario classico che si fa per salire e scendere dal borgo. Potete decidere di fare lo stesso percorso in andata e ritorno oppure passare per le scalinate che lo costeggiano. Il mio consiglio è quello di passare sempre per le vie del borgo, per non perdervi neanche uno scorcio!

Come potete vedere l’itinerario in salita si può fare dal tratto blu a pallini passando per un viale alberato oppure per la città. Il viale alberato è composto da molti gradini e con una pendenza maggiore, mentre in città essendo il tratto più lungo si ha la possibilità di avere una pendenza minore. Se appunto avete problemi a camminare consiglio il percorso nel borgo, tenendo conto circa il doppio del tempo.

Passeggino: sì, il tratto nel borgo è percorribile anche con il passeggino, anche se come vedete il piano è di ciottolato a parte qualche tratto che ha dei blocchi in pietra.

I punti di interesse più visitati sono comunque quelli che vedete passando per l’itinerario segnato, tra cui la Rocca Viscontea, La Chiesa di Santa Maria ed il suo Museo ed il Palazzo Podestà, nonché il Giardino della Poesia.

Giardino della Poesia

Questo è sicuramente uno dei punti migliori per ammirare la Rocca ed il paesaggio circostante, dopo la piazza principale del borgo. Da qui non è possibile proseguire ma si giunge ad una fontana ed una statua dedicata a Antonio Stradivari.

Vi sarete accorti della scalinata che sembra volervi portare all’interno delle mura della Rocca, ma questa strada non è percorribile. Offre però molti scorci fotografici!

La Rocca Viscontea

Una volta arrivati presso la piazza principale la vista si aprirà sul Castello, o meglio sulla Rocca Viscontea, costruita nel 1300 sotto il signore di Milano Luchino Visconti su una preesistente struttura romana.

Curiosità: fino agli anni ’60 la Rocca fu utilizzata come carcere.

La Rocca merita una visita non solo per il Museo di vita medievale che ospita al suo interno, ma soprattutto per la vista a 360° che si ha una volta saliti all’interno ed alla sommità del mastio che lo domina.

Attenzione, anche in questo caso per salire è necessario affrontare una serie di gradini, per un’altezza totale di 42 metri circa.

Il prezzo del biglietto è di circa 5 euro, ma consiglio sempre di consultare il sito aggiornato o di chiamare direttamente per capire aperture e chiusure. In combinazione è possibile acquistare anche i biglietti per il Museo Geologico.

Il Museo Geologico G. Cortesi

Il Museo geologico “G. Cortesi” ha sede nello storico edificio dell’Ospedale Santo Spirito, in Via Sforzo Caolzio. Ha lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio paleontologico e geologico della provincia di Piacenza.

Nella prima sala espositiva sono conservati i fossili che rappresentano le varie ere geologiche provenienti da ogni parte del mondo. La sala centrale ospita i resti dei grandi cetacei che popolavano il golfo pliocenico, rinvenuti in Val d’Arda, tra cui un cranio fossile quasi completo ritrovato nel 1983. Inoltre sono esposti nel Museo coralli, denti di squalo e echinoidi.  

La Chiesa Collegiata di Santa Maria e Palazzo Podestà

Sempre nella piazza principale troviamo due edifici; La Chiesa, visitabile tutti i giorni con ingresso ad offerta libera e con la possibilità di visitare anche il Museo, ed il Palazzo Podestà.

Il Palazzo non è visitabile, se non in occasione di feste o fiere, ma se ben ricordo era possibile forse percorrere la sua scalinata.

Il Torrione Farnese

Oggi sede della scuola che si dedica allo studio e alla pratica delle tecniche di combattimento di tipo medievale, è visitabile tramite offerta libera. Resta una delle costruzioni più attraenti e “misteriose”, con i suoi presunti passaggi segreti di Castell’Arquato.

La festa delle Castagne

Nel primo fine settimana di Ottobre, nella suggestiva cornice del borgo medioevale di Castell’Arquato, da più di 20 anni si svolge la tradizionale Festa delle Castagne e dei Ricordi, due giornate in allegria, per rivivere l’atmosfera e sapori del passato, legati alla nostra tradizione contadina.
Numerosi gli stands gastronomici dove poter assaporare le nostre specialità, come i caratteristici basturlon, la tipica patona e tante prelibate ricette della tradizione, da abbinare ad un buon bicchiere di vino dei colli piacentini.
Imperdibile la rassegna dei vecchi trattori e macchinari d’epoca, con sfilate, prove di abilità esposizioni.
Mercatini per appassionati, collezionisti e semplici curiosi. Numerose anche le rievocazioni di vecchi mestieri e momenti di spettacolo, tutto per rendere un week-end indimenticabile.

Monterosso festival

Il Monterosso Val d’Arda Festival è stato ideato dai volontari di Castell’Arquato nel 2011 per promuovere il vino tipico del territorio. Con gli anni, la manifestazione è diventata anche l’occasione per favorire il turismo nella Val d’Arda e dare impulso a tutto quanto il Piacentino ha di meglio da offrire. Per due giorni i rappresentanti delle cantine locali presenteranno i loro vini bianchi lungo la via della “barricaia”, che sarà animata inoltre da mostre d’arte, esibizioni musicali e succulente espressioni gastronomiche.

 

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10 Hotel particolari e strani in Lombardia

Le vacanze sono una cosa seria! Per questo motivo anche una domanda apparentemente semplice come “Dove dormire in strutture particolari in Lombardia?” potrebbe rivelarsi molto articolata.

Il concetto di struttura “particolare” varia da persona a persona, e mentre alcuni sono più orientati verso il design altri preferiscono gli hotel a tema. In quest’altro articolo potete trovare soggiorni insoliti suddivisi tra:

  • Soggiorni romantici
  • Soggiorni particolari
  • Soggiorni a meno di due ore da Milano

Tra questi ricordiamo:

L’Albereta Relais & Chateaux

Oltre ad essere un esclusivo Relais in Franciacorta, L’Albereta Relais & Chateaux è particolare in quanto una delle suite della struttura ha una caratteristica unica. Si tratta infatti di una suite “cabriolet“; basta premere un bottone e, quasi per incanto, il soffitto si apre alle stelle del cielo mentre la luna fa capolino ad augurare sogni d’oro. Il balcone si affaccia sui vigneti circostanti e sul lago d’Iseo. Sala da bagno padronale in marmo con vasca idromassaggio e doccia multi-funzione.

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Agriturismo Tenuta “Il Cigno”

Se vi piacciono le strutture immerse nella natura non potete non adorare questa. Se volete dare un tocco ancora più romantico o avventuroso al vostro weekend dovete assolutamente provare la casetta sull’albero.

Ad un’altezza da terra di oltre 5 metri si trova questa casa costruita interamente in legno e dotata di ogni confort. L’accesso alla casa è indipendente e diretto dal parcheggio nel rispetto dell’assoluta privacy.
La casa è avvolta dalle chiome di una quercia secolare e sospesa sui paddock dei nostri cavalli. Il balcone è rivolto ad ovest per godersi romantici tramonti immersi nella vasca idromassaggio in legno esterna.

Controlla i prezzi e prenota (a partire da 350€)

Casa Sull’Albero a Malgrate

La Casa sull’Albero sorge in un’eccezionale posizione strategica, a venti minuti d’auto da Bellagio e Varenna, trenta da Como, quaranta da Milano.

Si chiama così ma la particolarità di questa struttura è un’altra; è immersa nel verde e le pareti della camera sono trasparenti.

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Scopri gli altri soggiorni insoliti in Lombardia

Strutture immerse nella natura

Se state cercando una struttura “unica” o tutta per voi, o dove sentirvi speciali, ecco qualche proposta in Lombardia e dintorni.

Questo piccolo chalet immerso nei dintorni del Lago d’Iseo è l’ideale per una fuga in famiglia per il weekend. In grado di ospitare fino a quattro adulti e tre bambini si tratta di una struttura molto particolare.

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Il Roccolino è immerso nella natura delle Prealpi Orobie. La struttura risalente al secolo scorso, ricavata da un Ex Roccolo da caccia, è stata sapientemente restaurata con bio-materiali ricavati in zona. Sassi, pietre e legni sono stati completamente recuperati, riciclati e riutilizzati per dare oltre che un sapore di altri tempi, un segno di eco-compatibilità con il territorio e la natura circostante.
Circondato da un bosco di oltre 4000 ettari, non esiste luogo più indicato per trascorrere un soggiorno romantico e indimenticabile, in cui dedicarsi unicamente alla coppia.

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Exphera romantic – Limited Edition

Cogli l’attimo e goditi la natura e le stelle protetto dalla sfera trasparente, in totale relax in un giardino privato e attrezzato con sauna finlandese, vasca idromassaggio riscaldata a legna, pedana relax, il tutto ad accesso esclusivo.Una notte unica sotto le stelle, affascinante e indimenticabile aggiungendo la tradizione e i vini locali con una romantica cena a lume di candela.
L’esperienza è in edizione limitata, prorogata a grande richiesta.

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CableWayRoom Experience

Trovate questa deliziosa location, nata dalle ceneri di una vecchia cabina della funivia Albino-Selvino, sull’Altopiano Selvino Aviatico, località turistica della Valle Seriana. La camera è con vista sulle prealpi orobiche con materasso ad acqua, lucernario per ammirare le stelle, tv da poter guardare in dolce compagnia, frigobar, wifi e parcheggio riservato.

Per prenotare è molto particolare: dovrete infatti restare aggiornati sull’apertura delle date sui loro social o sul sito, di mese in mese.

Controlla anche questi articolo che parlano di hotel particolari!

 

Cosa fare e vedere a Manarola

Manarola, il secondo borgo delle Cinque Terre, è arroccata su di una scogliera di 70 metri ed è sicuramente uno dei borghi più belli della Liguria. Se avete intenzione di visitare il secondo borgo delle Cinque Terre ci sono alcune cose che dovreste tenere a mente per prendere una decisione piuttosto che un’altra.

La più importante di tutte è sicuramente come arrivare e dove parcheggiare.

Dove parcheggiare a Manarola

Innanzitutto come avete intenzione di andarci? In qualsiasi periodo dell’anno le Cinque Terre sono molto frequentate e spostarsi o parcheggiare non è semplice, se non impossibile.

Il consiglio è ovviamente quello di spostarvi in treno (c’è anche un abbonamento giornalieri di 16 euro – prezzo 2021 – che vi permette di spostarvi lungo tutta la tratta), ma se ciò per voi non è possibile allora il secondo consiglio è quello di affidarvi ai tour organizzati. In questo modo il pullman vi porterà all’entrata del borgo e vi riporterà presumibilmente via mare per non farvi rifare la salita a piedi.

Il parcheggio si trova all’inizio del borgo ed è a pagamento, oppure è possibile lasciarla lungo la strada che scende fino in città, stando attenti ai divieti.

La discesa è piacevole, ma ricordatevi che poi c’è la salita! Per quello è molto più comodo prendere il treno per il ritorno a La Spezia, piuttosto che rifare la strada in salita (ovviamente dipende dalle vostre condizioni fisiche, non stiamo parlando di nulla di che!).

La mappa infatti sembra segnare appena 15 minuti tra il parcheggio e la passeggiata che porta alla vista panoramica del borgo.

Dove passeggiare

Se vi state chiedendo cosa fare a Manarola vuol dire che vi state chiedendo dove passeggiare; sono molti infatti i percorsi per apprezzare a pieno il paesaggio nei dintorni. La vista più famosa è quella dalla passeggiata segnata dalla mappa qui sopra, con un affaccio sul porticciolo.

Il suddetto percorso porta anche al famoso ristorante “Nessun Dorma“, ovviamente sempre pieno e con una bella fila all’entrata.

Da qui si può proseguire il percorso ed arrivare al secondo borgo, Corniglia, lungo il sentiero Azzurro.

Il tempo stimato è di circa 1.15h (ma c’è un percorso trekking più panoramico che passa per Volastra ed ha un dislivello di 400 metri) ma prima di intraprendere questa via dovreste accertarvi sulle condizioni della strada (spesso con frane) e consci del fatto che questo sentiero è… a pagamento (di solito 5-7 euro, ma compreso nella Cinque Terre Card)!

Tra le altre passeggiate c’è anche quella che porta a Riomaggiore (anche se, con tutta probabilità, se siete arrivati a Manarola conoscete già bene Riomaggiore!).

Attività e tour

Se volete godervi una giornata da turisti a pieno, ci sono molte attività nei pressi e nei dintorni. La prima che mi viene in mente è quella di prendere il traghetto per ammirare le Cinque Terre dal Mare fino ad arrivare a Monterosso o tornare a La Spezia.

Su Musement ci sono tantissime attività, di cui alcune di seguito:

Ed altri come

Degustazione sensoriale alle Cinque Terre, Tour del meglio delle Cinque Terre con pranzo tipico opzionale, Tour dei vigneti verticali a Riomaggiore con degustazione di vini.

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Come raggiungere la Passerella Panoramica ai Piani Resinelli

Ai Piani Resinelli ed in particolare al Parco del Valentino in Valsassina camminare è davvero un piacere, grazie alle meravigliose viste che si hanno sulla valle lungo il sentiero che porta fino al monte Coltignone.

Non è però necessario raggiungere la vetta per ammirare la nuova passerella panoramica in ferro che ha destato sia stupore che scalpore tra gli appassionati di montagna.

In questa località infatti il belvedere c’era e c’è già, percorrendo qualche minuto in più rispetto alla nuova passerella, ed in questo caso ci troviamo di fronte ad un “balcone naturale” che è meglio percorrere in estate quando il confine tra vuoto e terra è ben visibile.

Ma partiamo dal principio; ecco qualche informazione per raggiungere la Passerella Panoramica al Parco del Valentino.

Per arrivarci è possibile sia andare in bus che in macchina, grazie al servizio navetta potenzia per il Pian dei Resinelli.  In ogni caso, ben 14 tornanti vi separano dall’arrivo al parcheggio (1300 mt).

Sempre vicino alla partenza vi sono numerosi parcheggi così come ristoranti e un parco avventura adatto ai ragazzi!

Informazioni utili

Partenza: parcheggio Piani dei Resinelli o più avanti al Parcheggio Valentino

Dislivello: all’ingresso del parco ci troviamo a 1300 mt e per raggiungere il monte Coltignogne ci sono 200 mt di dislivello. Considerando che la passerella si trova prima il dislivello sarà minore.

Tempo: la passerella si raggiunge in circa 15 minuti mentre per il monte Coltignone a 1479 metri Coltignone dovrete aggiungere altri 20m

In totale il tempo stimano per la cima Paradiso è di 45 minuti ed il giro completo di circa 1h.30.

In questa mappa è possibile vedere il percorso dal parcheggio più lontano all’ingresso del parco.

Il consiglio è ovviamente quello di evitare questa meta durante il weekend se state pianificando di fare delle foto. Essendo una meta facilmente raggiungibile è sicuramente la destinazione ideale per tante famiglie e curiosi. Potreste provare a visitarlo in mattinata molto presto, oppure preferire il sabato alla domenica (specialmente per i rientri ed il traffico).

Il sentiero nel bosco che porta alla cima

Proseguendo per il sentiero fino alla cima è possibile ammirare la passerella anche da lontano. Qui si ha un bellissimo affaccio sulla valle senza paratie, ed è quindi bene tener d’occhio i bambioni

Si prosegue poi per 15-20 min verso Cima Paradiso. Qui non troveremo la vista sulla valle ma sulle montagne, ed è possibile proseguire per il sentiero poco battuto sottostante per arrivare velocemente al parcheggio (15-20 m).

Dove mangiare ai Piani Resinelli

Nel percorso dal parcheggio al parco troverete un paio di ristoranti di cui uno più tipico (e più costoso – La tana del Nibbio). Da qui poi potete anche fermarvi per poi andare al parco avventura o alle miniere.

Il Rifugio Carlo Porta è invece il rifugio consigliato se cercate qualcosa di più tipico.

Una volta arrivati ai Resinelli, prima di addentrarsi nel complesso turistico, proseguire sulla strada svoltando a destra. Si supera il Forno della Grigna, i nostri mitici vicini, e si prosegue di qualche metro. L’inizio della strada asfaltata che una volta conduceva al Rifugio è li’ ed è ovviamente percorribile. Il grosso divieto di accesso vi farà lasciare la macchina li’ e proseguierete a piedi, superando due sbarre che limitano l’accesso alle auto. Strada asfaltata, un po’ noiosa, percorribile da tutti. 20/25 minuti.

Il primo sentiero è appena oltre la strada con il grosso divieto di transito: fate attenzione al cartello, appena 20 metri dopo sulla sinistra. Il sentiero inizia con delle assi di legno appoggiate per terra. In 15 minuti arrivate al Rifugio.

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